Bibl.: «lo Specchio», Pisa, I (1995), N. 3 (26 aprile), p. 3

Giovanni Armillotta

IL CIRCOLO CULTURALE-BIBLIOTECA FRANCO SERANTINI DI PISA
Un patrimonio di valore internazionale sulla storia del movimento anarchico, operaio, sindacale, marxista-leninista e della sinistra non revisionista

Il 5 dicembre 1992, scrivevo – in merito alle gravi condizioni in cui versavano (e versano) alcune note istituzioni culturali della città – che «...le assurde pretese dell’Amministrazione Comunale [...] sono in netta contraddizione con affitti simbolici concessi largamente ad individui che certo non hanno problemi di alloggio». Era chiara l’allusione allo sfratto imposto allora dal Comune al Circolo culturale-Biblioteca Franco Serantini.
Ci fa piacere constatare che le lotte portate avanti dai volontari della BFS, utenti e studiosi, abbiano finalmente risolto il grave problema della sede.
L’Amministrazione Provinciale – da sempre sensibile e attenta al richiamo della cultura, della storia pisana e di un serio impegno intellettuale – le ha messo a disposizione un locale del Complesso “Concetto Marchesi”. Così si è posto fine ad un lungo contenzioso con le giunte comunali iniziato nei primi anni Ottanta.
Nel corso del 1994 la BFS ha celebrato il suo quindicesimo anno di vita, dopo aver raggiunto in brevissimo tempo notorietà e fama internazionali, collocandosi fra i più apprezzati istituti internazionali specializzati in storia del movimento anarchico, operaio, sindacale, marxista-leninista (delle due obbedienze filoalbanese e filocinese), trotzkista e delle classi subalterne. La Toscana, particolarmente ricca di circoli culturali consimili, annovera: l’Archivio del ’68 (Firenze), l’ArchivioFamiglia Berneri (Cecina), i due Centri di Documentazione di Lucca e Pistoia, l’Istituto De Martino (Sesto Fiorentino); in totale, oltre i due terzi del patrimonio scritto della sinistra italiana non revisionista.
La BFS promuove dibattiti, presentazioni di libri e convegni fra i quali l’ultimo organizzato a Carrara il 20-21 maggio scorso: ’94: rivolte e solidarietà popolari nella crisi di fine secolo, al quale hanno preso parte illustri studiosi quali: Lorenzo Gestri (Università di Pisa), Maurizio Antonioli (U. Milano), Nico Berti (U. Padova), Claudio Venza (U. Trieste), Pier Carlo Masini, ecc., che collaborano anche ad un nuovo periodico pisano curato dalla biblioteca. La «Rivista storica dell’anarchismo» – diretta da Giorgio Sacchetti – si pone l’ambizioso obiettivo di una storiografia globale, in grado di offrire risposte che vadano oltre gli angusti settarismi politici, disciplinari, culturali che non hanno certo risparmiato il mondo degli studiosi.
La BFS, attiva anche come casa editrice, ha ultimamente pubblicato di Jasim Tawfik Mustafa Kurdi.Il dramma di un popolo e la comunità internazionale, uno dei pochi libri in commercio che affronta la storia curda e gli ultimi avvenimenti, fino al genocidio (anfal) di quel Popolo.
La BFS vanta contatti internazionali con: Das Anarchiv (Neustadt), Archivio Egdard Leuenroth (Università Statale di Campinas - São Paulo), Archivio José Alberto Ghirardo (Rosario), Centre Internationalde Recerche sur l’Anarchisme (Losanna e Marsiglia), Centro de Documentación Histórica y Social (Barcelona), Fundación Anselmo Lorenzo (Madrid), Illinois Labour History Society (Chicago), Internationaal Instituut voor Sociale Geschiedenis (Amsterdam), The Kate Sharpley Library (Londra), Secrétairat d’Histoire Fédération Anarchiste (Parigi). Inoltre scambi con prestigiose riviste italiane ed estere: «Anarchist studies» (Cambridge), «Cahiers d’histoire du mouvement ouvrier» (Losanna), «Il Ponte» (Firenze), «Italia contemporanea» (Milano), «Itinéraire- Une vie, une pensée» (Chelles-Francia), «Rassegna storica del Risorgimento» (Roma), «Studi e ricerche di storia contemporanea» (Bergamo), «Studi storici» (Roma), ecc.
Il numero dei volumi è di circa 10 mila (di cui 2 mila antecedenti il primo conflitto mondiale); circa cento periodici correnti e 2.400 cessati; un archivio fotografico di 3 mila negativi; mille manifesti; 250 buste d’archivio di lettere e documenti unici al mondo; 5 mila opuscoli. Nel corso del 1994 è stata frequentata da quasi 900, fra studiosi e ricercatori di ogni parte del globo (eccettuata l’Africa).
La BFS è collegataa circa 170 biblioteche toscane attraverso il sistema Isis/Pascal: un catalogo continuamente aggiornato e computerizzato su Cd-Rom; un’iniziativa in tempo reale della Regione Toscana.
Nuovo orario: lun-ven 15.00-19.00; lun, mer, gio: 9.00-13.00; telefono e fax: 570995.
Ancora una volta citroviamo di fronte a preziosi tesori, che la smania di decentramento potrebbe irrimediabilmente perdere per sempre!

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© Giovanni Armillotta, 1998